|
Rana. Raccogliendo un frutto dall'erba che scava, Chloris ha appena intravisto la piccola rana la quale, timorosa e giustamente temendo per la sua sorte, Nell'ombra si rilassa improvvisamente come una primavera, E, velocemente, allargando e unendo le gambe, Saltateci dentro le fragole e, tra i pomodori, Si affretta allo stagno, dove, fiutando il pericolo, Le sue sorelle, una dopo l'altra, si tuffarono frettolosamente. Già dieci volte Clori, nella caccia animata, Lo prese sotto la sua mano bruscamente chiusa; Ma, più abile di lei, e più veloce, dieci volte La piccola rana gli scivolò tra le dita. Chloris finalmente la tiene; Cloris canta vittoria! Chloris dagli occhi azzurri di sua madre è gloria. La sua bellezza ride in paradiso; sotto il suo grande cappello I suoi capelli biondi fluiscono come un doppio flusso Copri con un velo d'oro le rose della sua guancia; E il sorriso più chiaro sulle sue labbra suona. Curiosa, osserva e Punto è priva di emozione Allo strano contatto del corpo vivo e freddo. La piccola rana, tremante, la guarda, E Chloris la cui mano si avventura lentamente Peccato sentire, impazzito dalla paura, Così forte tra le sue dita battere il cuoricino.
Albert Samain.
|