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Il mare
del vasto quadro filosofico mari, Ti piace nel cuore di inquieti dolori: Quando dal tuo grembo materno dai venti tormentati, Quando dai suoni escono trabocchetti e antichi colpi, voci malinconiche, L'anima tenera nei suoi sogni si perde, E, fuorviato a pensarci, Come le onde di mormorio in mormorio, Si confonde con tutta la natura: Con i venti, nelle profondità dei deserti, geme lungo i boschi selvaggi, sull'oceano vola con tempeste, campi di luce e tuona nei mari.
Ma quando il giorno sulle onde tremanti va via a morire; quando, sorridendo encor, il vecchio sole di ghiaccio viola e oro , il verde cangiante dei mari scintillanti, In lontano, in fuga e vellutato, Nel guidare i miei pensieri e la mia vista, mi piace creare mondi incantati immersi nelle acque di un mare sconosciuto. L'ardente desiderio, gli ostacoli vincenti, trova, abbellisce le rive della campagna, luoghi di pace, isole di felicità, dove, trasportato dalle dolci chimere, mi abbandono ai sogni del mio cuore.
François-René de Chateaubriand,
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