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I desideri
Se qualche giovane fata con un'ala di zaffiro, Sotto un porticato scuro e fresco, Bianco come riflesso della perla di Ophir, Sorgente nei miei occhi, al dolce suono dello zefiro, Dalla schiuma della cascata, mi dice
: "Che cosa vuoi? Grandi casse piene d'oro, palazzi immensi , pietre? Parla, la mia arte e' fantastica. Ti serve altro corallo? Te lo darò; posso fare un tesoro di un vile mucchio di erbe appassite! "Glielo dirò io: "Voglio un cielo ridente e puro Riflesso da un lago limpido, voglio un bel sole che splende nell'azzurro, senza quella nebbia, vapore, nuvola scura , veli il suo splendido globo;
" E per saltare sotto di me voglio un cavallo bianco, Light Child of Arabia, Con lunga criniera, Con occhio scintillante, E, come l'ippogrifo, in un'ora di volo Da Norwège a Nubia;
"Voglio un chiosco rosso, con minareti dorati, con sottili colonne di alabastro, con stravaganti archi a uovo decorati, con pareti a mosaico, con vetrate colorate dove scivola una giornata bluastra;
e quando fa caldo, voglio un legno che si muove dai sicomori e dai lieviti, che mi segue ovunque con il soffio di un vento leggero, come un grande ventaglio che solleva costantemente le sue masse di foglie di seta.
"Voglio un tartan con i suoi marinai, le sue corde, le sue vele bianche e il suo corsetto di rame dove si infrangono le onde, che mi culla lungo isolotti verdi con le luci soffuse delle stelle.
"Voglio, la sera e la mattina, svegliarmi, addormentarmi al suono delle voci italiane, e per tutto il giorno sentire in lontananza il mormorio pianeggiante delle acque di Bendemir, o le arpe del vento;
e voglio, in topless, un Almée che agita la sua sciarpa di cashmere Sopra la sua luminosa fronte rubino, Spahis, un harem, come un ricco sultano o Baghdad o Palmyra.
"Voglio una spada turca, un pugnale indiano il cui manico di zaffiro brilla; ma soprattutto vorrei un cuore fatto per il mio, che l'ha sentito, amato e compreso bene, il cuore di una giovane ragazza ingenua! " Teofilo Gautier.
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